giovedì 28 agosto 2014

E' la fine del Napoli di De Laurentiis?

Doveva essere il Napoli europeo, quello che si sedeva allo stesso tavolo di Real, Barcellona, PSG e Manchester questo almeno nei grandi proclami di Aurelio De Laurentiis.

Per adesso le grandi sfide ci sono state, ma erano solo amichevoli estive, quelle vere almeno per quest'anno non ci saranno perché il Napoli si è fatto mandar fuori dalla Champions.


Premesso che la squadra azzurra ancora una volta è stata super sfigata nel sorteggio e volendo mettere nel conto la scarsa forma dei reduci del mondiali resta il fatto che il Napoli ha dimostrato grossi limiti nel gioco e nel carattere.

La squadra è mal costruita non avendo terzini di ruolo, dovendo affidarsi a dei surrogati inefficaci come Maggio (ieri disastroso) o Britos. Albiol e Koulibaly come centrali non sono fortissimi, anche se assicurano un rendimento discreto.

Le dolenti note vengono dal centrocampo. Giocare a due come prevede lo schema di Benitez significa avere due calciatori fortissimi nell'interdizione e nella costruzione e il Napoli questi giocatori non li ha.
Inler è appena sufficiente, mentre Jorginho è troppo lento e Gargano troppo impreciso.
La partita di ieri è stata un esempio lampante di questa deficienza azzurra, il Napoli, infatti non riusciva a tener palla e impostare e non era nemmeno capace di fare pressing per recuperare palloni.
In attacco manca un valido sostituto di Higuain.

Identificati i difetti ci vorrebbero i correttivi da reperire sul mercato, ma è abbastanza chiaro che De Laurentiis non ha soldi da spendere.


Ci sta, va bene, dobbiamo arrangiarci con quello che abbiamo, ma allora perché sbandierare propositi di scudetto, perché dire che la dimensione del Napoli è l'Europa che conta quando non si è stati capaci di pagare l'ingaggio di Reina che si è accontentato di fare la riserva al Bayern?


De Laurentiis, invece di fare stupide battute dovrebbe metterci la faccia e dire. questo è il mio Napoli di più non posso fare!

Noi tifosi ci arrabbieremo, contesteremo e ci comporteremo come meglio crediamo, andando o non andando allo stadio, comprando o non comprando costosi abbonamenti per vedere il calcio in tv, ma almeno sarebbe stata fatta chiarezza.


Illudere la piazza per vendere il prodotto non paga, anzi può rivelarsi un pericoloso boomerang.
Oggi il Napoli, spaccato nello spogliatoio, con Benitez sul piede di partenza, senza i soldi della Champions rischia di disputare una stagione deludente che farebbe fallire definitivamente il progetto De Laurentiis.
Non voglio essere disfattista e spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma le prospettive per il futuro non sono rosee e la colpa è tutta di De Laurentiis.